mercoledì 2 marzo 2011

Dura lex, sed lex

Un pugile dopo un round intenso, ecco come mi sento.
Confusione pura dettata dall’incapacità di raccogliere, assemblare, elaborare e schematizzare tutte le riflessioni sulla questione penale/morale italiana che sento ribadire da esperti oratori e ignari cittadini. 
Mi va ancora bene dato che non ho la TV (spenta 4 anni or sono) e mi reputo un cittadino “informato” ma se provo a mettermi nei panni di un fruitore mediatico comune ecco che la confusione diventa ansia e paranoia.
Il TG1 parla di “vita privata violata”, la Repubblica di pedofilia, Rete4 di magistratura comunista, Il Fatto di un pedofilo per di più concussore, il Papa non vede problemi finché non si tocca la scuola privata, Napolitano si auspica moderazione (che novità), 1.000.000 di donne si sentono sfruttate e offese, la Gelmini le reputa “poche radical chic”. Dunque mi chiedo…siamo certi di aver bisogno di tutto questo?

Prima di prendere un analgesico ho provato a rilassarmi un attimo e mi sono posto un paio di semplici domande che a trovare una risposta ci eviterebbero tanti dibattiti:

  • Premesso che ciò che un qualsiasi cittadino fa della sua vita privata non deve interessarci purché non leda i diritti di un altro, sareste sereni sapendo che il vostro capo ufficio sia un pedofilo e non riesca a prendere decisioni perché alle riunioni crolla per la mancanza di sonno accumulato? Il Governo non è forse una grande azienda?
  • Supposto che B. abbia ragione ed abbia agito per difendere i rapporti internazionali aiutando la figlia di Mubarak (miracolosamente marocchina), in una nazione fallita e corrotta come l’Italia, non avrebbe fatto meglio a trovare il tempo per sedere in Parlamento e discutere tematiche importanti per la nazione come le riforme per fronteggiare la crisi?
  • Premesso che ognuno ha la sua scala di valori, come può un cattolico appoggiare l’operato di un Presidente del Consiglio che ha baciato la mano del Papa, ha promesso sui suoi figli e ha dichiarato sacra la famiglia per poi tradire in prima persona tutti questi propositi mentendo, divorziando e andando a letto con prostitute minorenni?


Le città in questi giorni sono tappezzate di manifesti con frasi tipo “SILVIO RESISTI, SALVA LA DEMOCRAZIA” oppure “LA SOVRANITA’ POPOLARE E’ SACRA”. Benissimo, proprio sulla seconda mi trovo pienamente d’accordo!!! Silvio Berlusconi è stato eletto dalla maggioranza degli italiani per governare l’Italia. Mi chiedo allora perché non lo abbia mai fatto. Da 16 anni il Parlamento si occupa quasi esclusivamente di trovare scappatoie legali, quasi sempre incostituzionali, per salvare il primo ministro dai processi che lo attendono dietro l’angolo. Il Parlamento è fermo da mesi ma si trova il tempo per sollevare il conflitto d’attribuzione alla camera nell’estremo tentativo di bloccare i magistrati mentre ad esempio 350000 firme per abolire i privilegi della Casta giacciono a marcire negli scantinati romani.
E’ per far questo che gli italiani hanno scelto Silvio Berlusconi o per vedere concretizzarsi le promesse della campagna elettorale quando solerte invadeva ogni canale mediatico parlando di sicurezza, economia e immigrazione?

Io per natura non sono un giustizialista, credo nella magistratura e nei processi celebrati in tribunale e non in TV e ancor di più credo nell’innocenza fino a prova contraria ed è proprio per questo che mi chiedo perché, invece di tenere un governo in ostaggio, certo della propria innocenza, l’onorevole Silvio Berlusconi non si dimetta (anche pro tempore) e affronti a testa alta i processi che lo vedono imputato come farebbe un qualsiasi cittadino. Forse non crede di esserlo?
Temo che non riceverò mai risposta a questa domanda ma spero che qualcun altro inizi a porsela…


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